Negli ultimi anni la sicurezza nelle città italiane è un argomento comune tra i cittadini. Dopo la pandemia si è riscontrato un aumento nel numero delle aggressioni, dei furti e dei reati legati allo spaccio. Grande preoccupazione è presente per le donne: il numero di denunce per molestie e violenze è in crescita.
Imperia: primato per i reati di violenza sessuale, percosse e contraffazione.
La Spezia: al primo posto per i reati legati alle sostanze stupefacenti.
I reati più frequenti? Furti in abitazioni e auto, scippi e rapine.
La percezione di insicurezza nelle città italiane è un argomento molto sentito in questo momento. Sul web diverse persone raccontano la propria esperienza e questo alimenta un sentimento di preoccupazione.
Vivere con il timore di non essere al sicuro porta i cittadini ad un clima di apprensione nella quotidianità. La paura di essere vittime di reati, aggressioni o molestie incide negativamente nella vita e condiziona le persone anche in attività abitudinarie.
Ma non è tutto buio. Esistono diverse iniziative volte a migliorare la sicurezza:
Aumento dell’organico delle forze dell’ordine: il Governo sta investendo per rafforzare la presenza sul territorio.
Implementazione dei sistemi di videosorveglianza.
Campagne di sensibilizzazione.
Mobilitazione cittadina: ad esempio, a Venezia è presente un progetto chiamato “Sicurezza partecipata” che coinvolge i cittadini nella vigilanza del territorio. La solidarietà e il senso di comunità rappresentano un baluardo contro la criminalità.
Un ruolo importante lo svolgono anche le Società di sicurezza. Offrono servizi di vigilanza fissa e mobile, intervengono in caso di allarme e collaborano con le forze dell’ordine.
Investire sulla sicurezza vuol dire tutelare i cittadini.